Tessuto plissettato, ricami, merletti, drappeggi strategici… L’alta moda non si accontenta più di sfilare sulle passerelle. L’alta moda ispira, influenza, si insinua nei nostri guardaroba e invade le strade. A Parigi le sfilate d’alta moda pullulano di micro-dettagli da reinterpretare senza sembrare mascherati. Ecco un piccolo abbecedario di stile per aggiungere un tocco di lusso ai nostri outfit quotidiani.
C come Culotte



Da Georges Hobeika l’intimo diventa il vero protagonista di ogni outfit. Volant in tulle, pizzi lavorati, vita alta portata con orgoglio… da indossare nell’intimità o, perché no, in pubblico, sotto un tailleur oversize o con una t-shirt bianca minimalista. L’idea? Portare l’intimo e l’homewear fuori casa. Abbattere i confini. E soprattutto vestirsi secondo le proprie regole. La culotte non è più un capo intimo: è uno statement.
G come Guanti da sera


Lunghi, satinati e spesso neri: i guanti sono tornati! Li abbiamo visti da Chanel Haute Couture e Balenciaga: ci riportano nelle atmosfere ovattate del cinema d’altri tempi e dei red carpet hollywoodiani. Da sfoggiare la sera, oppure con un gilet o un abito bustier. Un dettaglio glamour e sofisticato.
P come Patchwork


Da Maison Margiela, Glenn Martens trasforma il patchwork e i frammenti di tessuto vengono assemblati come un racconto visivo. Le silhouette ricordano arazzi antichi, una sorta di memoria ricostruita. Lontano dal folklore, è un’ode al riciclo e all’artigianato. Nella vita di tutti i giorni, si traduce in DIY: riparare un jeans strappato, mescolare stampe, accostare tessuti nobili e recuperati.
S come sacca-cappello


Le sacche di Chocheng giocano con l’equilibrio tra surrealismo e ironia e si trasformano in cappelli rigidi rossi o nero profondo, stravolgendo un look classico con un tocco inaspettato. Nella vita di tutti i giorni una borsa originale basta a ravvivare un outfit sobrio: a forma di cuore, tempestata di cristalli, in vinile arancione o con accenti surrealisti. La borsa ruba la scena.
V come Veletta



Che sia in rete sottile o in tulle trasparente, la veletta fa il suo grande ritorno da Rahul Mishra, che collabora con il leggendario modista Stephen Jones — a cui il Palais Galliera ha dedicato una mostra lo scorso anno. Si posa sul viso, come un filtro vintage. Perfetta per un matrimonio, una cena elegante o un concerto. La scegliamo nera per la sua sobrietà, pastello per un tocco romantico. Dona mistero e un accenno retrò.
Introdurre dettagli couture nella vita di tutti i giorni è un modo per vivere la magia dell’alta moda oltre le passerelle. Un plissettato ben pensato, un guanto inatteso, un accessorio rivisitato… piccoli tocchi preziosi che permettono di ravvivare i nostri outfit quotidiani. In un’epoca in cui la moda è in costante ricerca di significato, l’alta moda ci ricorda che un semplice dettaglio può trasformare il quotidiano in qualcosa di straordinario.
Articolo di Julie Boone.