La lingerie: il nuovo asso nella manica dei marchi di moda?

Ott 16, 2025 | Brands, Fashion, Style

Un intimo che non si nasconde più. Dalle passerelle alle capsule più attese, la lingerie si mette in mostra e diventa manifesto di libertà e inclusione. Più creativa, più consapevole, più visibile che mai.

Chantelle, brand francese di riferimento nella lingerie 

Alla soglia dei suoi 150 anni, la Maison Chantelle dimostra di non aver perso né la capacità né la voglia di reinventarsi, scegliendo di dialogare con i nuovi talenti della moda contemporanea, anziché vivere di rendita sul proprio passato.

Dopo la collaborazione di successo con Ester Manas alla sfilata SS25, Chantelle X — una delle linee della Maison — presenta una nuova capsule con Alice Vaillant.“Le Récital”, la collezione SS26 svelata alla Paris Fashion Week, propone una lingerie senza ferretto che punta sul comfort senza rinunciare alla sensualità.

Giochi di trasparenze, tulle impalpabile e inserti in pizzo compongono una collezione che unisce la maestria artigianale di Chantelle all’eleganza sartoriale di Alice Vaillant, per la quale il pizzo è ormai una firma stilistica.

Un’unione che suona come un’evidenza, capace di superare i confini di una semplice collaborazione, riflettendo la strategia chiara di una Maison centenaria: conquistare una nuova generazione senza rinnegare il proprio passato. A dimostrazione che, a 150 anni, si può ancora sorprendere.

Slow fashion e la lingerie di creatore: il caso MaisonCléo

Se la lingerie è in voga tra i brand di prêt-à-porter di lusso, attira anche marchi eco-responsabili come MaisonCléo. Il marchio di Lille, fondato da Marie Dewet, si è costruito una solida reputazione lontano dagli standard industriali, puntando su una visione etica e trasparente che ormai si applica anche alla sua prima linea di lingerie appena svelata.

Dopo un passaggio di successo alla prima edizione della Slow Fashion Week di Marsiglia — con una sfilata presentata sotto la monumentale Porte d’Orient — il marchio conferma il proprio impegno a favore della sostenibilità e si impone come una delle rare alternative sostenibili, in un mercato ancora dominato dalla fast fashion.

Perché, se la lingerie richiede un know-how specifico, resta una prerogativa di un settore ancora (troppo) dominato dai grandi colossi industriali, dove la velocità di produzione conta più della qualità e dell’impegno. In questo contesto, MaisonCléo non punta a competere con i giganti del settore, ma a ritagliarsi una nicchia destinata a una clientela in cerca di pezzi unici ed etici.

La lingerie in tutte le sue forme 

La lingerie diventa sempre più un terreno di espressione inclusivo. Una tendenza che trova la sua piena espressione nel lavoro di Willy Chavarria e la sua visione agender e impegnata della moda. Un approccio che prende forma nel recente lancio della Willy Underwear Collection, presentata come “una linea di intimo quotidiano pensata per tutti”. Un guardaroba intimo che supera le barriere di genere, dove comfort e sensualità convivono liberamente, senza appartenere a un solo tipo di corpo.

Il designer latinoamericano, collaboratore abituale di adidas, porta avanti così il suo obiettivo di trasformare l’abbigliamento in uno strumento di affermazione di sé, in particolare per le donne, le persone queer e i membri della comunità LGBTQIA+.

Underwear is our most intimate clothing”, afferma: intimo, certo, ma anche profondamente politico. 

Una visione che ritroviamo anche nelle creazioni di Ester Manas, da sempre impegnata a favore di una moda realmente inclusiva. Con Chantelle X, firma una collezione pensata per una pluralità di morfologie, fedele alla sua volontà di vestire tutti i corpi, senza fare compromessi sullo stile o sul comfort.

Che si tratti di capsule collection o di collaborazioni, queste iniziative, ancora troppo rare, sono il riflesso di un cambiamento significativo. L’intimo non si nasconde più: si mostra, si afferma e si rivendica. Non è più un semplice accessorio invisibile, ma un capo a pieno titolo, pensato per esistere su e con tutti i corpi, tutti i generi e tutte le identità.

Articolo di Julie Boone.