Gli abiti del quotidiano arrivano in passerella

Nov 24, 2025 | Brands, Fashion, Style

A lungo relegati a cucine, laboratori e retrobotteghe, il grembiule e la divisa da lavoro escono da cucine, laboratori e le famose stanze sul retro, per calcare le passerelle, non più con una funzione protettiva e meramente quotidiana, ma come manifesto politico. Da Miu Miu a Ashley Williams, la moda rende omaggio a chi li ha indossati non per vanità, ma per necessità, restituendo loro una posizione centrale in un’epoca che tende a svalutare i mestieri manuali.

Dalla casalinga alla modella: il grembiule diventa protagonista

La collezione primavera-estate 2026 di Miu Miu si apre con l’attrice Sandra Hüller: silhouette volutamente disallineata e passo deciso. Sopra una stratificazione di camicia, maglione e giacca oversize, spicca un grembiule blu con tasche laterali, emblema di un guardaroba utilitario che richiama le uniformi da marinaio.

Se fino ad oggi il grembiule era associato ai ristoratori e agli artigiani – cuochi, ceramisti, calzolai o camerieri — Miu Miu decide di reinterpretarlo e quasi sacralizzarlo. La Maison reinterpreta persino il grembiule protettivo in metallo per macellaio, simbolo di protezione e resistenza, e lo impreziosisce con ricami colorati che lasciano intravedere la pelle.

@miumiu

Ma i richiami non si limitano al mondo del lavoro. Chi non ha l’immagine della nonna in cucina con il grembiule a fiori? O della soubrette in pizzo nero, per non parlare della casalinga in vestaglia? Miu Miu riprende tutti questi archetipi e li riscrive. Il grembiule non protegge più dalle macchie: si indossa direttamente sulla pelle, come una tunica rivendicatrice.

@miumiu

Coerente con il suo gusto per i paradossi, Miuccia Prada, non cerca di esaltare a tutti i costi la casalinga ideale, prendendo le distanze dalla tendenza Mob Wife. Al contrario, strappa questi capi dal loro contesto domestico e li porta in passerella. Un gesto concettuale e politico insieme, che rende omaggio a chi ha indossato questi abiti per necessità, affermando così una nuova forma di affermazione femminile.

A completare il quadro, le sedie in formica colorata, usate per far sedere il pubblico,  evocano gli interni di un ambiente operaio e creano continuità con l’estetica dello show. 

Le silhouette voluminose e poco lusinghiere per scelta richiamano una lotta operaia tradotta in lingua moda, in linea con l’impegno politico della stilista e il suo passato militante.

Una tendenza adottata non solo da Miu Miu

Il ritorno del grembiule e della divisa da lavoro non è un’esclusiva dell’universo di Miuccia Prada. Già prima della Fashion Week di Parigi, altri brand avevano rilanciato in chiave contemporanea questi capi funzionali. A Londra, Ashley Williams li reinventa in chiave pop e girly, accostandoli ad altri elementi dell’estetica da “signora”, come le scarpe ortopediche.

@vetements
@r13
@ashleywilliams

Ma questa non è una novità assoluta. Già in passato la moda aveva flirtato con il grembiule: Maison Margiela lo propose in pelle nel 1997; nel 2016 Vetements lo trasformò in uniforme ironica accanto alla famosa felpa Titanic; anche R13 (Primavera 2018) e Dolce & Gabbana (Autunno-Inverno 2020) hanno lanciato una loro versione del grembiule, confermando l’interesse da parte dell’alta moda per i pezzi del quotidiano. 

@alicemoireau by @lunaharst

Sui social, la tendenza è ancora di nicchia ma si sta facendo strada. A portarla avanti sono soprattutto i profili di creative e artigiane che si fotografano con il grembiule addosso — non più come protezione, ma come segno distintivo della loro professione. È il caso della chef Alice Moireau o di Candice Margaux Hauss, fondatrice dello Studio Haust, che trasforma una delle sue tovaglie in grembiule: un gesto semplice ma simbolico.

Estrapolando questi capi dal loro contesto originario, i designer celebrano la forza silenziosa del quotidiano e offrono a capi come il grembiule e la divisa da lavoro una nuova forma di libertà: raccontare storie, proteggere chi li indossa e rendere omaggio a chi li ha indossati prima di noi.

In questo processo di rivalutazione estetica e sociale, che venga indossato per necessità, per rendere omaggio o per puro gusto estetico, il grembiule non ha affatto detto la sua ultima parola.

Articolo di Julie Boone.