Les Flammes: tra moda, performance e messaggi forti, ecco i momenti salienti di questa terza edizione.

Mag 21, 2025 | Non classé

Les Flammes 2025: una terza edizione elettrizzante tra stili audaci e messaggi forti 

Tra look sofisticati, performance curate nei minimi dettagli e messaggi potenti, la terza edizione di Les Flammes conferma essere uno degli eventi più significativi della cultura pop. Riviviamo i momenti chiave della serata: Aya incoronata regina della scena internazionale, Shay premiata come Artista femminile dell’anno, La Mano 1.9 e Theodora acclamati come rivelazioni.

Una cerimonia nata da un bisogno di riconoscimento

Nel 2023 Les Flammes nasce come risposta alla mancanza di riconoscimento per gli artisti provenienti dalle culture popolari — da cui derivano rap, R’n’B, afro e drill — nei festival musicali tradizionali. Un’iniziativa lanciata da Booska-P, Yard e Spotify, con l’obiettivo di valorizzare i talenti che stanno riscrivendo i codici e il sound di un’intera generazione. A due anni dal debutto, Les Flammes si afferma come un appuntamento culturale cruciale, in cui la scena urbana francese esprime tutta la sua ricchezza attraverso moda, performance e prese di posizioni forti.

La terza edizione, tenutasi il 13 maggio a La Seine Musicale, nella banlieue parigina, ha ancora una volta unito performance spettacolari e messaggi forti, confermando che Les Flammes è molto più di una premiazione dei migliori artisti rap, R’n’B e New Pop: è un riflesso della nostra epoca.

Un inizio di cerimonia esplosivo

Ad aprire la serata di questa terza edizione è stato l’umorista Nordine Ganso. Fedela a se stesso, ha calcato il red carpet con un total look Supreme — shorts oversize effetto slavato e giacca con zip — nel suo colore iconico, il viola. Successivamente ha optato per un outfit più sobrio, composto da un ampio abito nero impreziosito con spille appariscenti. Il gruppo L2B ha infiammato il pubblico con un’esibizione di apertura esplosiva: total look in denim destroyed, Timberland ai piedi e collane con il logo del gruppo al collo, in pieno stile R’n’B anni 2000, confermando di essere nati per brillare.

Per quanto riguarda le artiste femminili. Eva conquista il red carpet con un abito asimmetrico firmato Dsquared2. Appena varcata la porta della Seine Musicale, dà il via a una performance spettacolare, degna dei migliori film d’azione. Ci sono voluti tre mesi di preparazione per mettere in scena questa esibizione, concepita come il manifesto del suo nuovo universo artistico. Per il look di scena, sfoggia una sensualità assunta e controllata: outfit composto da brassière, slip a vita alta ricoperto di paillettes e maniche totalmente trasparenti. Nessuna nota stonata: ogni suo outfit è stato curato dalla content creator e stylist di talento @mv.tiangue. Nominata nella categoria Artista femminile dell’anno, Eva firma un ritorno di successo con l’album Page Blanche.

Star internazionali e look curati nei minimi dettagli

Anche Aya Nakamura vive il suo momento di gloria a Les Flammes, ricevendo il premio di “Flamme du Rayonnement à l’International” (Fiamma del riconoscimento internazionale), consegnato dal regista Thomas Jolly, responsabile della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi. Un premio più che meritato per l’artista francofona più ascoltata al mondo. Aya sfoggia un look gotico-romantico, composto da corsetto,gonna con lacci e spacco sulla gamba, completati da un velo leggerissimo. L’abito è firmato Ayo504Studio, celebre marchio parigino specializzato in lingerie.

Shay, eletta artista femminile dell’anno, resta fedele a Balenciaga con un total look black della collezione PE25. Corsetto sul retro, lingerie a vista e borsa minimal: una dichiarazione di stile essenziale e deciso, che conferma l’identità della rapper belga.

Ronisia, rivelazione della prima edizione di Les Flammes, ha scelto un abito in mesh firmato Marine Serre. Ritroviamo le iconiche mezzelune del brand anche sul completo di Rokhaya Diallo, presente per consegnare la fiamma dell’impegno sociale.

Anche gli uomini brillano sul red carpet

Tra gli uomini, Guy2Bezbar colpisce con il suo stile preppy, un omaggio alle sue origini congolesi e alla cultura dei sapeur. Per l’esibizione aggiunge un carré Chanel attorno al collo, in riferimento al ritornello della sua hit Monaco. Jolagreen23 punta su un completo doppiopetto nero e mocassini a punta quadrata, completato da una pelliccia XXL che richiama i videoclip anni ’90. Joe Dwet Filé, premiato per il brano caraibico dell’anno, opta per un abito sartoriale con dettagli satinati. La Mano 1.9, rivelazione maschile dell’anno, resta fedele allo streetwear, scegliendo un outfit casual firmato Louis Vuitton. Un atteggiamento che ritroviamo in Genezio, che durante la performance sostituisce il celebre monogramma con la sobrietà di una tuta Nike.

Quest’anno sono stati gli uomini a dare prova di maggiore audacia in fatto di moda, destreggiandosi tra tailoring curati, riferimenti culturali consapevoli e giochi di texture. La prova che, sul red carpet di Les Flammes, la moda maschile riesce ad emanciparsi dai codici tradizionali.

Theodora, la nuova boss lady

Vincitrice della Flamme di rivelazione femminile dell’anno, Theodora si impone come un nuovo talento emergente da tenere d’occhio. Dopo aver sfilato sul red carpet con un look dalle spalle strutturate, maniche oversize e un sorriso letteralmente dorato, sale sul palco con un secondo outfit altrettanto voluminoso: outfit total white, corna scenografiche, abito romantico con lacci e fianchi volutamente accentuati. Riceve il suo primo premio e dedica la vittoria “a tutte le ragazze nere un po’ strane”. Una frase che risuona come un manifesto per l’artista francese di origine congolese.


Più di una semplice cerimonia, Les Flammes è il riflesso delle trasformazioni culturali in corso. Sostenuta da una generazione in cerca di riconoscimento, libertà e rappresentazione, questa edizione celebra la musica, ma anche le identità plurali, gli impegni personali e le scelte stilistiche audaci.

Affermando il ruolo delle culture popolari nel panorama artistico francese, Les Flammes si impone come un appuntamento che durerà nel tempo, dimostrando che non ha paura di incendiare i codici prestabiliti.