Pezzettini di bikini cantava Dalida negli anni ‘60, ma ecco che la nuova ondata di creatrici e marche reinventa il classico bikini con i codici attuali: sostenibilità, inclusività, comfort… … e sempre una buona dose di sensualità.
A guidare questa piccola rivoluzione del beachwear: Vaea, Chiara e Tycia. Volti della Gen Z, nate sui social e approdate in spiaggia con una visione nuova del bikini: più etica, più inclusiva, ma sempre sexy. Un mix di trasparenza e influenza digitale che sta riscrivendo le regole dell’estate.
Il bikini si reinventa
Se un tempo evocava solo provocazione, oggi il bikini è totalmente radicato nel guardaroba estivo femminile, al punto da diventare un classico intramontabile dell’estate. Nato nel 1946, è stato trasformato, polemizzato e cantato, da Brigitte Bardot a Dalida con il suo indimenticabile “Pezzettini di bikini”. Oggi i tempi sono cambiati, ma questo piccolo pezzo di tessuto impermeabile rimane il simbolo di una femminilità libera e potente.
Nel 2025, però, il bikini è molto più di questo: è uno spazio di espressione e impegno, specchio di una generazione attenta alle cause sociali, ambientali e identitarie. La Gen Z dimostra che si può essere sexy e consapevoli, indossare un costume e al tempo stesso militare a favore dell’ambiente e dell’umanità.
Una nuova visione del beachwear tra etica e stile
Sono diversi i marchi emergenti, guidati dai valori della Gen Z, a ripensare la produzione del bikini con un approccio sostenibile, locale e consapevole.
Cornelia



Fondato da Chiara Poletti e dal compagno Matteo Mirambet, Cornelia ha debuttato a inizio estate con la collezione “Badalada”, prodotta in Portogallo con materiali riciclati europei. Con una gamma limitata a pochi modelli — micro-bikini regolabili in colori pastello, a righe o a pois — il marchio punta su un prodotto duraturo, regolabile (grazie ai lacci) e comodo, senza ovviamente rinunciare allo stile.
Belles des Pins


Altro marchio attore di questa rivoluzione estiva è Belles des Pins, fondato da Vaea Brazier. Anch’esso realizza le sue creazioni in Portogallo, questa volta a partire da tessuti italiani, alcuni dei quali sono riciclati. Ogni drop è ultra limitato — e attesissimo su TikTok, al punto che ogni sold out scatena un’ondata di frustrazione ed entusiasmo sui social. Il marchio gioca la carta della trasparenza specificando l’origine dei materiali e delle fabbriche (tra Cina, Portogallo e Bali) ammettendo le aree da migliorare, come il packaging: “questo punto può essere migliorato e la rilocalizzazione è prevista nella nostra roadmap”.
Kitouni x Tycia



Anche la content creator Tycia Diverchy (@tyciadchannel) ha creato il suo primo bikini, rigorosamente rosa con fiocchi, in collaborazione con il marchio rionese Kitouni Swimwear, fondato da Virginie Nortal. Un pezzo girly, solare, che ha conquistato il pubblico e segnato l’inizio di una lunga amicizia. Il duo ha proseguito la collaborazione sul litorale marsigliese con una capsule collection inedita – un mix ultra hype di stampe Vichy e dettagli color burro — in cui, ovviamente, non poteva mancare il bikini, accompagnato da shorty e top con schiena scoperta pensati per chi cerca un po’ più di copertura senza rinunciare allo stile.
Influencer, ma non solo. Queste maestre nell’arte della comunicazione hanno dapprima conquistato i social raccontando se stesse, il proprio quotidiano, le proprie ispirazioni, i propri corpi — in tutte le loro forme. Il loro mestiere? Creare contenuti, influenzare, ma anche costruire un legame autentico con la propria community. Coltivando un universo personale e stimolante, sono riuscite ad attirare un pubblico fedele… e a risparmiare tempo prezioso quando hanno deciso di lanciare il proprio marchio.Lanciarsi resta una scommessa, certo, ma può rivelarsi vincente sul lungo termine: porta visibilità, indipendenza e stabilità economica. Questi progetti permettono di rivolgersi alla propria community in modo ancora più concreto: creando capi pensati dalle donne per le donne, tenendo conto delle diverse morfologie e dei bisogni reali, proponendo visioni alternative rispetto allo styling che tutti conoscono.
Dai feed di Instagram alle spiagge più belle del mondo, questi bikini di nuova generazione hanno ancora molto da raccontare.
Articolo di Julie Boone.