Victoria Beckham: da Spice Girl a icona fashion 

Ott 20, 2025 | Brands, Culture, Fashion, Style

Nata come icona pop degli anni ‘90, Victoria Beckham ha saputo trasformare l’esposizione mediatica in un potente motore di successo. Spice Girl, stilista fashion affermata, WAG: “Posh” si è affermata come una donna d’affari influente.

Un’icona di ieri e di oggi

Prima del successo come stilista, Victoria Beckham ha attraversato molte fasi stilistiche. Eppure, nonostante un’esposizione mediatica spesso spietata, il suo status di icona non è mai stato messo in discussione.

Tutto inizia negli anni ’90 quando esordisce con le Spice Girls. Tailleur nero, abito ultra aderente, carré impeccabile: la “Posh Spice”, come viene chiamata, impone la sua eleganza sofisticata, portanto un tocco di chic britannico nell’universo pop e colorato del gruppo.

All’epoca, il suo stile oscilla tra le ispirazioni streetwear e il minimalismo anni ‘90. La si vede in bandana, sneakers e jeans baggy, ma anche in look più puliti: mini gonne, cappotti afghani con collo in pelliccia sintetica, outfit che ricordano Rachel Green in Friends.

La svolta arriva nei primi anni 2000, quando Victoria Beckham adotta un look da bimbo: abiti corti e fluo, abbronzatura perfetta, carré asimmetrico. Costantemente braccata dai paparazzi, non esce mai senza un paio di occhiali da sole XXL e non perde un’occasione per sfoggiare la sua passione per le borse di lusso, in particolare le Hermes, con modelli iconici dell’epoca Jean-Paul Gaultier, come la Birkin in coccodrillo bordeaux e la versione (rara) baguette.

È anche l’epoca in cui viene inserita nella categoria delle WAGs (mogli e fidanzate dei calciatori), in quanto moglie di David Beckham. Le sue apparizioni sugli spalti, con tacchi vertiginosi e figli tra le braccia, fanno la gioia dei tabloid.

Da WAG a business woman di successo 

Se per anni Victoria Beckham è stata vista come un’icona pop, è riuscita a imporsi come donna d’affari in un settore che raramente concedeva credibilità alle celebrità. Nel 2009 fonda il marchio che porta il suo nome: una linea di abbigliamento radicalmente diversa dall’immagine appariscente che l’aveva resa famosa. Addio gli eccessi, inizia l’era del minimalismo.

Fin dalle prime collezioni – abiti midi tagliati alla perfezione, palette sobrie, linee pulite – il messaggio è chiaro. In poco tempo, il suo marchio conquista le passerelle della New York Fashion Week, attirando il favore di critica e buyer. Persino Anna Wintour, la temutissima regina della moda, ne sottolinea il rigore. Un’approvazione che, nel mondo della moda, vale come una consacrazione ufficiale.

Dieci anni dopo, Victoria lancia Victoria Beckham Beauty, una linea di cosmetici apprezzata per la sua qualità Oggi pochi hanno a mente l’immagine di pop star reinventata. Oggi Victoria è una imprenditrice di successo.

Dietro le quinte del successo

Dietro l’immagine perfetta, Victoria Beckham nasconde un percorso segnato da un’esposizione mediatica estrema. In un recente documentario Netflix racconta il lato più oscuro della sua carriera.

Nel documentario emerge una donna che, per anni, è stata il bersaglio preferito dei tabloid britannici: seguita, criticata, giudicata per il suo aspetto, le sue scelte, e persino la sua maternità. All’epoca, questo tipo di trattamento mediatico era quasi la norma per le donne celebri, basti pensare a Kate Winslet o Britney Spears, vittime dello stesso tipo di violenza spesso banalizzata.

E mentre la stampa la riduce a un’immagine – quella di donna-oggetto e WAG – nel 2019, Victoria decide di lanciare la sua linea di abbigliamento. Un ingresso nel mondo della moda che fa parlare: difficile riconoscere e accettare che un’ex icona pop possa diventare una stilista credibile.

Nel documentario, Victoria si mostra più autentica che mai, parlando anche dei disturbi alimentari che ha affrontato in passato. Una testimonianza forte, nata dal desiderio di sensibilizzare su temi spesso taciuti nel mondo dello spettacolo. Victoria si racconta, appare più vulnerabile, ma anche più umana, lontana dall’immagine fredda plasmata dai media nel corso degli anni.

Da pop star a WAG, da icona fashion a business woman, Victoria Beckham ha saputo imporre la sua visione e la sua voce. Con il documentario Netflix, svela finalmente il lato più intimo della sua storia, troppo a lungo rimasto nell’ombra. Un racconto che permette a coloro che l’apprezzavano per il suo stile o la sua carriera, di riconoscersi anche nella sua forza e nella sua vulnerabilità.

Articolo di Julie Boone