PFW SS26: i punti salienti di questa prima giornata 

Ott 1, 2025 | Brands, Fashion, Style

La prima giornata  della Paris Fashion Week si è appena conclusa e, tra show ufficiali e proposte fuori calendario, la tendenza è già chiara. Cinque brand, cinque modi diversi di immaginare la Primavera-Estate 2026.

Un inizio fuori programma

La Fashion Week di Parigi è iniziata ufficialmente lunedì 29 settembre. Ma le prime proposte hanno fatto la loro apparizione già domenica sera, dando il via a un fitto circuito parallelo di eventi che prende dimensioni sempre più importanti rispetto al calendario ufficiale, al punto che gli stilisti scelgono di giocare d’anticipo. È il caso di Rohan Mizra, che ha presentato la sua collezione già domenica.

Ex allievo dell’École Duperré, Mizra si muove sul confine tra reale e virtuale, tra corpo e avatar. Ha già collaborato con nomi come Jean-Paul Gaultier e Mowalola, spesso intorno ad accessori futuristici in 3D. Il suo approccio futurista conquista persino la scena musicale e le sue creazioni compaiono in videoclip e copertine di album. Gli occhiali rossi a maschera sulla cover di La Fève? Mizra. Il cappello trasparente su quella di Théodora? Sempre Mizra. Gli occhiali customizzati per l’ultimo tour di Beyoncé? Ancora e sempre Mizra.

Per questa stagione, Mizra ha presentato « Stonehaven », una collezione immersiva con passerella a spirale a forma di @. Silhouette mutanti, texture ibride e dettagli gore definiscono l’estetica post-umana e distopica inseguita da Mitza, e che ha dato il tono a questo debutto ufficioso ma di forte impatto. Tra le sorprese l’esordio della cantante Théodora in passerella.

Les « Irresistibiles favorites di Weinsanto

Ad aprire ufficialmente questa prima giornata della PFW è stato Weinsanto, con la collezione « Les irrésistibles favorites ». Lo stilista ha riportato in scena la silhouette corsettata, chiaro retaggio del suo passaggio da Jean-Paul Gaultier.

I contrasti dominano questa stagione e si accentuano: abiti fluidi e drappeggiati si contendono la scena con con crinoline rigide, a volte lasciate a vista, creando una tensione sottile tra struttura e movimento, tra opacità e trasparenza. Persino il make-up evoca una grandiosità settecentesca. Dietro tutti questi sfarzi e dettagli stilistici, il casting riesce comunque ad attirare l’attenzione: la presenza di Nicky Doll conferma l’energia inclusiva e giocosa, riflettendo la volontà del brand di promuovere un’inclusività più che mai d’attualità nella moda contemporanea.

Imperfette, e allora?

Altro momento forte della giornata: la sfilata di Julie Kegels sotto il ponte di Bir-Hakeim, davanti a un pubblico selezionato e in particolare a Rosalía, seduta accanto a Lyas.

Il nome della collezione « Quick Change » la dice tutta. Le modelle sembrano colte nel pieno dei preparativi: gonne incastrate negli slip, glitter ancora visibili sulla pelle, t-shirt infilate a metà. Alcune si aggiustano il look direttamente in passerella, facendo cadere maniche o spostando gli strati. I reggiseni si indossano sopra le camicie, le borse da lavanderia diventano borse maxi. Un inno all’imperfezione, al gesto interrotto, quasi rubato. Un manifesto volutamente procovatorio nei confronti della « clean girl » e della sua ossessione per il controllo, la grande tendenza di inizio anno.

Il ritorno degli anni ‘80

Da questa pima giornata ne emerge una tendenza chiara e decisa: il ritorno degli anni ‘80. Spalle strutturate, vite segnate e volumi esagerati hanno conquistato figure di spicco della moda attuale come Saint Laurent, Vautrait e Vaquera.

Dopo i primi segnali della scorsa stagione, l’orientamento verso una silhouette più strutturata trova piena conferma in Saint Laurent, che ha chiuso la giornata con 18 look in total leather: trench chiusi fino al collo, chiodi XXL, gonne dritte, maniche a sbuffo e fiocchi monumentali.

Da Vautrait, l’approccio è più minimalista, ma il filo conduttore è lo stesso. Un abito bianco a pois viene strutturato con spalle imbottite, mentre i gioielli flirtano con gli accessori (come un orecchino a forma di orecchio). Il foulard si annoda sulla testa, i trench si indossano col colletto alzato, i pantaloni si stringono alla caviglia. 

Vaquera, invece, prosegue il suo percorso iperattivo. Dopo la collaborazione con Dsquared2 a Milano e il lancio del profumo « Classique perdu » con Comme des Garçons, il marchio newyorkese ha presentato a Parigi una collezione caos gioioso fatto di mezzi abiti, fiocchi oversize come cinture, collane imponenti di oro, perle e pietre. Una gonna bustier con scollo a barca, maniche a sbuffo e foulard annodato sulla testa chiudono un look a metà tra la party girl anni ‘80 e una piratessa.

Questa stagione intreccia passato e innovazione. Tra bisogno di punti di riferimento e desiderio di rottura, questa tensione si annuncia come il filo conduttore della settimana.

Articolo di Julie Boone.