I mitici leg warmers degli anni ‘80, indossati da tutte le fan di danza e aerobica, fanno un ritorno clamoroso, ma questa volta fuori dagli studi di danza. Sono stati avvistati sulle passerelle, nei videoclip e — naturalmente — nei moodboard TikTok della Gen Z. Un revival che si inserisce perfettamente nella continuità logica della tendenza ballet-core.
Dallo studio alla strada: lo scaldamuscolo si reinventa
Creati con lo scopo puramente pratico di scaldare le gambe delle ballerine tra una performance e l’altra, oggi gli scaldamuscoli si reinventano come accessorio statement. Tra richiami Y2K e vibe sportswear, si sono imposti come il dettaglio che fa tendenza.



Li avevamo lasciati trent’anni fa ed eccoli di ritorno nel 2022, in una versione più massiccia, ancora più colorati, in merletto o lana spessa, più simili al legwear da montagna e all’estetica rave che ai leg warmers indossati dalle ballerine e le fan di aerobica degli anni ‘80/‘90. Nel 2025 lo scaldamuscoli si reinventa con un effetto seconda pelle, più aderente e minimalista, a volte grafico. Si integra all’outfit senza appesantirlo. Non si cerca più il volume, ma si gioca con le sovrapposizioni, le texture e le proporzioni.
Le calze, l’accessorio favorito della Gen Z
Difficile parlare del ritorno dei leg warmers senza citare Miu Miu, sempre in prima linea quando si tratta di lanciare le tendenze. La celebra casa di moda italiana ha già rilanciato, in stretta collaborazione con la stilista Lotta Volkova, ballerine, calze in maglia e tutto un repertorio ballet-core e office wear. Nel 2025, nell’ultima campagna con Lou Doillon e Kylie Jenner, si appropria anche degli scaldamuscoli, inserendoli in un’estetica rétro, dove i richiami agli anni ‘80 e ‘90 si fondono con i gusti di una clientela giovane e contemporanea.



Anche Chanel cede al fascino degli scaldamuscoli nella collezione Resort 2024, riportando in passerella gli iconici anni ‘80 — con un chiaro omaggio a Flashdance, il film che ha contribuito a rendere questo accessorio un fenomeno popolare. Un repertorio visivo oggi risvegliato da tutta una nuova onda creativa, guidata da Julie Kegels. Con il suo omonimo marchio, la stilista belga reinventa l’office wear sovvertendone i codici più rigidi. Tra le sue proposte non passano inosservate le “thong socks”, gli scaldamuscoli minimalisti che coprono la gamba… lasciando però il piede nudo. Una reinterpretazione concettuale adottata anche dalla content creator Lara Violetta, fedele ambasciatrice del marchio. Lo scaldamuscoli è anche il fiero protagonista della collezione tra Julie Kegels & Converse, da cui nasce un ibrido tra calzatura e accessorio. Un pezzo puramente decorativo, ma estremamente simbolico, che rappresenta alla perfezione questa nuova era dell’accessorio: radicalmente fuori schema.
Come adottare questa tendenza?
I leg warmers si portano oversize, mini, neutri o colorati, in maglia sottile o a coste: l’importante è indossarli. Diventati l’accessorio imprescindibile della mezza stagione, rivestono la gamba non per nasconderla, ma per metterla in valore, con texture, colore e giochi di layering. La content creator francese Lilas Villeneuve li interpreta in versione fluo, abbinati a un abito bustier grigio, per un ritorno agli anni 2010 riuscito.

Se c’è un accessorio inatteso sulla scena moda, è proprio lo scaldamuscolo. Da semplice accessorio creato per riscaldare le gambe delle ballerine, oggi si impone come uno strumento di styling irrinunciabile. Lontano dalla sua funzione originaria, diventa una leva creativa per esprimere sé stessi. Lo si indossa dove meno te lo aspetti — sotto un bermuda, con un paio di Mary Jane. L’idea? Creare un twist visivo d’impatto: colori accesi, materiali in contrasto (velluto, rete, merletto), con motivo grafico — come i quadretti stravaganti tanto cari a Julie Kegels — per attirare lo sguardo… e lasciare il segno.