Le collaborazioni più significative di questa PFW Uomo 

Lug 3, 2025 | Brands, Fashion

La Paris Fashion Week Uomo non è più solo passerelle: è scambio, inclusività e spirito collettivo. Dalle giovani promesse della moda ai colossi dell’automobile, è un attimo. Ecco le collaborazioni più sorprendenti di questa stagione.

Y-3, il nuovo terreno di gioco di Wales Bonner

Grace Wales Bonner approfitta della collezione SS26 per rafforzare il suo legame con adidas e inaugurare una nuova fase creativa al fianco di Y-3, la linea creata da Yohji Yamamoto. Debutta così la Y-3 Field — sneaker bassa, sobria, ibrida — incarnazione dell’incontro tra performance sportiva ed eleganza britannica. Un’evoluzione naturale dopo il successo delle Samba, rivisitate dalla stilista in infinite varianti. Ancora una volta, Wales Bonner riesce a conciliare tradizione, funzionalità e sportswear, riscrivendo le regole della moda contemporanea.

Kiko Kostadinov prosegue il suo viaggio con Asics

Impossibile parlare di longevità senza citare il duo Kiko Kostadinov x Asics, che stagione dopo stagione ridefinisce i confini del footwear. Per questa SS26, lo stilista bulgaro ha rivisitato il modello tabi — la scarpa con l’alluce separato dal resto del piede — in una versione ancora più audace, proposta in verde, nero assoluto e un sorprendente (ma vincente) duo turchese-marrone. Con questo nuovo capitolo, Kostadinov prosegue la sua esplorazione dell’ibrido, andando controcorrente rispetto alle mode effimere.

Una Mercedes-Benz alla sfilata KidSuper 

Anche Colm Dillane (KidSuper) trasforma la sfilata in manifesto artistico. Al MAD (Museo della Arti Decorative) di Parigi, in collaborazione con Mercedes-Benz, ha presentato una CLA completamente reinventata. Al centro di uno show totalmente immersivo, l’auto si inserisce in una proposta globale che include anche una capsule di 15 capi ispirati all’estetica rally. Un incontro tra moda, automobile e narrazione personale che illustra alla perfezione l’amore di KidSuper per le contaminazioni inattese e gli happening che lasciano il segno.

Adidas rafforza il suo impegno al fianco di Willy Chavarria

Nell’atmosfera solenne della Salle Pleyel, Willy Chavarria ha costruito il suo show come un dittico narrativo. In apertura, uno scenario che richiama le carceri del Salvador e denuncia le condizioni di detenzione disumane — un gesto forte e coerente con il suo attivismo. Segue una collezione in cui i corpi femminili hanno sempre più spazio, senza tradire l’estetica che mescola anni ‘70 e ‘80. Restano imperterriti l’impegno nei confronti delle comunità marginalizzate e la collaborazione continua con adidas. Questa stagione, il marchio a tre strisce è salito direttamente in passerella, indossato da diversi ambassador, tra cui la superstar dell’NBA James Harden. Una collaborazione che evolve, fondendo eleganza e DNA sportswear.

Graphpaper x ILL-Studio : minimalismo radicale e finzione sonore

Graphpaper festeggia i suoi dieci anni a Parigi insieme a ILL-Studio con un’esperienza immersiva senza precedenti. Il progetto – FORM FOLLOWS FICTION – prevede un pop-up di tre giorni in cui lo spazio espositivo è trasformato in un ambiente sensoriale totalizzante. Pannelli monocromatici monumentali, simili a monoliti neri, si alternano a una colonna sonora ipnotica firmata Pierre Rousseau, diffusa in quadrifonia. In questo allestimento estremamente curato, la collezione di capi essenziali di Graphpaper si fonde con lo spazio, tra linee pulite e rumori bianchi, come se l’abito diventasse un’estensione dell’ambiente circostante. Una prima parigina concettuale che riflette perfettamente il minimalismo radicale e raffinato del brand giapponese.

Oggi più che mai, le collaborazioni si impongono come un potente strumento narrativo all’interno della Fashion Week Uomo. Non si limitano a unire loghi, ma raccontano storie condivise: tra marchi e artisti, sport e lusso, design e memoria. Se alcune (come Kiko Kostadinov x Asics) consolidano un rapporto di lunga data, altre (come Graphpaper x ILL-Studio o Mercedes x KidSuper) riescono a proporre performance totali e immersive. Attraverso queste collaborazioni, prende forma una nuova grammatica della sfilata: più collettiva, più immersiva, più aperta alle discipline esterne. Un segnale forte del fatto che la moda maschile oggi si concepisce come eco costante del mondo che la circonda.